Sunday, January 30, 2011

2 Stroke Dirt Bike Ringtone

Spring arrives,

When you are forced by events to go through a sort of Terra Middle- suspended between what has been done and not done in the past but may do so, and what will and will not be in the future, perhaps for fear of not being able to do, it happens that sometimes the heart and frightened we tend to reject any feeling that looks at his door. You create the sort of "fear of love" that if it can be normal in early arriving after the end of an important relationship, which can not be normal years of hard because you may not be able to love.
Our days are growing ever more to a race to do, perhaps without meaning and only follow the tracks duties of everyday life, both in relationships in occupations, e gli spazi contemplativi vengono sempre relegati in un angolino minuscolo del nostro agire, e sempre più piccolo.
Si perde così la capacità di contemplare il bello e di essere recettivi ad un sentimento positivo, inseguendo il piacere fine a sé stesso e scevro da ogni impegno: per poi aumentare i momenti nei quali ci si sente soli e quelli in cui alberga la autocommiserazione.
A volte ci vorrebbero degli "shock" positivi: "...la primavera intanto, tarda ad arrivare..." ( Franco Battiato, Povera Patria)
(nella mia foto di oggi: una "Terra di Mezzo" tra il tramonto e la riva sul Lario)

Saturday, January 8, 2011

Sample Welome Address

The exercise of silence

Se volere è potere, non per forza potere è volere.
La nostra Vita è un eterno e continuo rapportarsi con gli altri, a meno che scegliamo un percorso ascetico di ritiro in una torre d'avorio. Nel continuo rapportarsi con gli altri, spesso creiamo molto chiasso, molto rumore di fondo, insomma. Il più delle volte è più conveniente, per una reciproca convivenza non conflittuale, non parlare dei problemi ma far finta che gli stessi non esistano, rimandando ad un domani indefinito la risoluzione degli stessi.
Spesso e volentieri si rischia meno lo scontro di idee o pareri diversi, adeguandosi all'idea della massa, a seconda della situazione e della convenienza del momento, dove l'opinione della massa può essere, o meglio, non può che essere, variabile a seconda della situazione.
Quante volte nella Vita vorremmo andare in una direzione ma, accorgendoci che la massa in quel momento va da un'altra parte, assecondiamo la corrente?
E se invece di assecondarla l'affrontassimo controcorrente, riusciremmo ad arrivare alla meta o lo stesso procedere sarebbe una lotta impari che presto porterebbe ad un nostro naufragio?
E' sempre giusto e saggio andare controcorrente o a volte è più salutare, in una certa fase, seguire la corrente?
Ed infine, rapportandosi con l'orgoglio che c'è in noi, è più giusto mediare od è più giusto fare in modo che tale orgoglio possa in ogni caso cercare di prevalere?
Quante domande che mi sono posto, rivolto meditabondo alla pianura briantea, all'imbrunire di una anonima e fredda giornata collocata tra le feste comandate di inizio anno, sono per l'ennesima volta cadute nel vento teso che sfiorava la collina.
L'esercizio del silenzio era più vicino di quanto pensassi, ed ora che lo sto affrontando il rimbombo e l'eco di quelle domande che ondeggiano sulla pianura si fa ancora più ridondante ed insopportabile.
Ad meliora!
(nella mia foto di oggi, tramonto invernale da Montevecchia)

Saturday, January 1, 2011

Gay Crusing Places Las Vegas

Son finished medals

L'anno è appena iniziato, Happy New Year to all!
Already trip delay. In fact I am here to write this post dedicated to the 2010 budget the evening of the first day of 2011 ... But maybe have waited until the actual closing of the year allows me to look more thoroughly in 2010.
only today I realized tonight that I did not do my particular ritual tied to the New Year I did not stop to notice the sparks in the embers of a fireplace, which I always have. At a certain time, I alienated and alone I sat for a few minutes to watch the embers of a fire last year looking back, its good things and bad things to her: and for a few seconds his eyes veiled with tears.
But tonight I did. Chissà perchè... Strano...
Quel senso di bilancio mi ha però un pò pervaso oggi. Vorrei davvero sentirmi più leggero quest'anno, vorrei essere più ottimista, vorrei lasciare i cattivi pensieri prima che mi rendano grigio.
Devo ritrovare la leggerezza e la voglia del fare. Non mi sono mai fermato, sono sempre stato colui che "tira la carretta" ... Il 2011 deve essere un anno leggero, un anno più saggio, un anno durante il quale gestire meglio quel cavallo imbizzarrito che si chiama "Ego" e che scalpita sempre nel mio animo. Devo riuscire ad abbandonare il campo della contesa senza avere la pretesa di avere l'ultima parola, ma con la leggerezza di avere la certezza che quando si ha ragione, la Verità prima o poi viene a galla. Basta avere la pazienza di attendere. Sulla riva del fiume, nel mio stile...
E quando invece si ha torto, è meglio tacere: cercare di avere sempre ragione diventa un'azione estremamente stucchevole.
La candela della foto di stasera è per il ricordo di due persone che nel 2010 sono "andate avanti". Due persone diverse, ma che avevano nella testardaggine positiva il loro carattere distintivo.
Mi riferisco a mia nonna materna Silvia ed a Pierangelo Limonta di Montevecchia.
Mia nonna era una grande: riusciva sempre ad affrontare tutto con un sorriso beffardo. E così ha fatto fino all'ultimo, alla soglia dei novant'anni. Quando il suo nipote di tanto in tanto gli decantava le sue "magnificenti imprese" o presunte tali, lei ascoltava e alla fine sentenziava in dialetto brianzolo (mi si perdoni la trascrizione sicuramente non corretta): "desmetela de riuva prem, che ghe ne poo de medaj..." (ovvero: "smettila di arrivare primo che non ce ne sono più di medaglie" ). Era un suo pensiero tanto schietto e sincero che vivevo ogni volta come un bagno di umiltà: grazie nonna!
Pier invece era un grande affabulatore positivo. Floricoltore da una Vita, aveva dedicato a sua madre quel "Giardino di Eva" che ha attiraro tante persone, presso la piazzetta di Montevecchia alta, Brianza pure. He was always there to keep her flowers ("He gives me custen Puse de ..." or "I cost more than the wife" liked to say , indicating that the flowers were her life choices, as that he had built a family), to seek new varieties to bring wonder to those who crossed the wooden gate. Pier without the square is no longer the same, and its flowers are less colorful without him ...
Rest in Peace, and thanks for being existed ...
(in my picture today: candle in Cascina Escarpment Perego)