Sunday, August 22, 2010

Jenna Jameson Hair Peice?

Valle Maira - Occitan, Part 1: How places

Every trip is an experience that always leaves us something. Good things and bad things . When you travel, perhaps your mind is more attentive to what you see, to understand aspects of the places you pass through. Of course, there's travel and travel. I do not want this evening to speak of the feelings that you can offer the crucible al sole di un anonimo villaggio turistico su uno dei mari più cristallini od economici, ma piuttosto di ciò che ha scosso in me l'attraversare una piccola parte di Occitania in un paio di giorni.
Iniziamo dai luoghi. Valle di Maira o Macra. Cuneese.
La valle si apre ampia e larga verso Cuneo. Lì la campagna è ancora piatta e ricca, e non senza sorpresa mi sono trovato estesi meleti che credevo parte integrante delle sole valli alpine tipicamente votate alla coltivazione della mela. E già qui ci si trova in una valle "sui generis" , abituati come siamo forse alle ben più strette vallate alpine delle nostre amate Prealpi Orobiche.
Dronero è il centro più importante della valle ma di fatto non è ancora inserito in un contesto valligiano più classico, che si incontra solo verso San Damiano Macra.
Particolare a Dronero è il Ponte del Diavolo che, soprattutto di notte, ha un non so che di inquietante. Ma è tutta la valle che porta con sé delle strane sensazioni.
La Natura è molto bella, incontaminata, in alta quota l'incontro con le marmotte è abituale. Spesso nuvole basse portano nei fondivalle una luce sinistra, mentre domina il silenzio o l'ululare del vento in alta quota. Un dedalo di sentieri e strade più o meno carrozzabili attraversa in lungo ed in largo la valle, dove sicuramente ci sono più strade che persone. I piccoli borghi sono spesso simili a "paesi ghost, while everywhere there are evidences of the religious places.
I've never seen so many churches and chapels all together ... The Occitan language (D'Oc) often appears on walls or on the tombstones, much less in talked about meeting someone because of the place is already rare, and meet someone who speaks it is extremely rare.
"A notre mere tant aimee (our mother loved so much). E 'written in Occitan on a tombstone in the cemetery of Ussolo Prazzo of (the set of the film "And the wind blows round" of George Rights). But we are talking about more places but not people, and it is another story ...
(in my Today's photo: chimney of a hut at the Hill of Sampeyre, Valle Maira, 2284 mt. level)

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