Un plenilunio come quello che ha illuminato le ultime due notti in Brianza, prima della pioggia di oggi, non si vedeva da tempo. La luna nelle ultime due notti era ancora più magica del solito e ci ha fatto sentire ancora di più il nostro legame ad essa.
Quante volte alziamo gli occhi al cielo ammirando la luna piena?
Quanti ricordi sono legati ad essa?
Una magia...
Come la magia di camminare a Montevecchia alta, a passi lenti, mentre una fredda brezza tesa ti fa capire che l'inverno non è ancora finito. Lo sguardo è rapito dal santuario illuminato, dalla luna che illumina il cielo, dalle luci che inondano la pianura.
Il fumo dei camini ti ricorda il calore del fuoco e di un bicchiere di vino con gli amici, nella "cà strascia" (casa vecchia), che ha più fascino di tante moderne taverne: mentre cuocciono le caldarroste e gli aneddoti sul taglio del bosco impegnano la discussione.
Al Ricetto osservi il pergolato spoglio, i tavoli vuoti, e ricordi quella domenica di aprile nella quale il bianco di Montevecchia aveva ristorato la tua sete, mentre ti perdevi negli occhi di una donna che ti aveva ipnotizzato, ristorando il tuo cuore.
Al cospetto del santuario osservi i cipressi slanciati, mentre il vento si fa più intenso ed il suo vociare si fa presenza, mentre alzi il bavero per ripararti dal freddo...
E poi giù, a capofitto, prima con la fantasia seguendo la vista che si perde nei ronchi and then taking the steps to run down in the square no longer look at the tables, coming to the vineyard and recalling the warm apple pie "Tuni" ... Now everything is off ... It
less cold to the shrine, but his eyes were moistened and a tear falls on the cheek giving you a fleeting thrill.
So then you look around, think, raise his eyes to heaven and makes the same moon and the usual question of Brianza, high and bright in the sky, once again will listen and take heart ...
(in my photo of today's moon Brianza)
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